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Non so se fa più pensare il fatto che il biliardo parla oppure che noi non riusciamo ad ascoltarlo così come
il fatto che vediamo molto bene le caratteristiche degli altri ma non vediamo le nostre.
Siamo veramente sicuri di volere che gli altri ci dicano le cose come stanno?
Oppure se poi ce le dicono gli rispondiamo male o comunque ci fanno così male che li attacchiamo oppure ci mettiamo
sulla difensiva.
Sono 30 anni che gioco a biliardo e lui (ovvero il biliardo) ha cercato di dirmi così tante cose... io non l'ho mai
ascoltato prima di adesso.
Provo a fare degli esempi: se vado a fare una gara e mentre gioco (oppure quando finisco) mi arrabbio,
la voce del biliardo mi sta dicendo: «Michele perchè ti sei arrabbiato?» ed io gli (al biliardo) - mi (a noi stessi)
- vi (agli altri) racconto quello che è successo. Per noi stessi (mi) e per gli altri (vi) questo racconto è sufficiente,
per il biliardo (gli) invece non è sufficiente e la voce continua: «Perchè ti sei arrabbiato?» e non smette come
invece fa per noi stessi (mi) e per gli altri (vi). Non smette fino a che io non inizio ad osservare e ricordare i momenti
che hanno fatto originare l'arrabbiatura per comprenderne le motivazioni.
Il biliardo incalza ancora: «Dov'è che ha avuto inizio il cambiamento del tuo stato d'animo?. Se non lo sai non rispondere adesso, aspetta che succeda
di nuovo così saprai darmi una risposta».
Anche se l'arrabbiatura
è verso noi stessi, comunque il biliardo vuole una risposta, dobbiamo essere vigili ed osservare il momento del cambiamento
dello stato d'animo anche quando ce l'abbiamo con noi stessi...
Ecco, questo è il biliardo che parla!
E' finita l'era nella quale ogni giocatore professionista o semi-professionista teneva per se i cosiddetti "segreti del biliardo", quei trucchi e malizie che sono fondamentali per riuscire ad eseguire correttamente molti dei tiri esistenti sul biliardo. Adesso è il momento della condivisione! L'età media dei giocatori sta salendo sempre di più, i giovani non sono più attratti dal biliardo perchè nessuno gli insegna come giocare. Per evitare che questo sport diventi solo un passatempo per persone anziane è necessario coinvolgere i giovani, farli diventare competitivi e questo bellissimo sport potrà avere la visibilità che si merita (come lo Snooker in Inghilterra o il Pool negli Stati Uniti). Io sono il primo ad iniziare a condividere, ma tutti voi dovreste seguire il mio esempio e condividere tutto quello che sapete...
Nozioni importanti da capire per evitare di fare errori imperdonabili che fanno perdere importanti match di biliardo. La Rotazione, la Forza, l'Impatto, sono variabili fondamentali di ogni tiro che condizionano pesantemente la sua esecuzione e che quindi devono essere tenute di conto. Attraverso l'analisi di questi parametri riusciremo a comprendere come bilanciare le nostre esecuzioni e quindi a perfezionarle in modo da ottenere sempre il massimo rendimento da ogni tiro. Sappiamo che non è possibile eseguire tiri perfetti, ma grazie a questi parametri saremo in grado di fare errori dalla parte della ragione e trovare coperture dove prima non riuscivamo. Diventeremo più precisi nelle nostre soluzioni di tiro...
Per minimizzare l'errore nelle varie soluzioni di tiro nonchè per riuscire a "prendere confidenza" col tiro stesso, è consigliabile utilizzare dei sistemi che possono essere di tipo matematico o dei riferimenti geometrici. Il giocatore professionista gioca "ad occhio" perchè ormai la sua conoscenza del biliardo è talmente profonda che riesce a vedere le traiettorie come se fossero disegnate sul biliardo. Il giocatore medio-basso invece ha bisogno di un aiuto per imparare a vedere quelle traiettorie. I sistemi servono a questo ed a minimizzare l'errore commesso per evitare di subire un "pieno" dall'avversario in seguito ad una nostra copertura mancata. Per crescere come giocatori è essenziale "tornare alle scuole primarie ed imparare a contare"...